La nuova stagione del ciclo Grandes Intérpretes ospita un recital del rinomato pianista uzbeko Behzod Abduraimov, le cui performance combinano una grande profondità musicale con una tecnica eccellente e una straordinaria delicatezza. Il concerto si terrà il 14 ottobre presso la Sala Sinfonica dell'Auditorio Nacional de Música.
Nato nel 1990 a Tashkent, in Uzbekistan, Behzod Abduraimov ha iniziato a suonare il pianoforte all'età di cinque anni come allievo di Tamara Popovich all'Uspensky State Central Lyceum di Tashkent. Nel 2009 ha vinto il Concorso Internazionale di Pianoforte di Londra con il Concerto per pianoforte n. 3 di Prokof'ev.
Il pianista si esibisce regolarmente con orchestre di fama mondiale, tra cui la Los Angeles Philharmonic Orchestra, la Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, la San Francisco Symphony, la Cleveland Orchestra, l'Orchestre de Paris, la Concertgebouworkest, la Czech Philharmonic Orchestra, la Vienna Symphony Orchestra, la NHK Symphony Orchestra e la Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin (RSB). Nell'agosto 2024 ha celebrato il decimo anniversario del suo debutto con la Los Angeles Philharmonic all'Hollywood Bowl e alla fine del 2024 ha realizzato due importanti prime alla Berkeley Walt Disney Concert Hall con la Los Angeles Philharmonic.
Nell’ambito della musica da camera, Behzod ha suonato alla Carnegie Hall, al Concertgebouw di Amsterdam, all'Alte Oper di Francoforte, a Tokyo, al Seoul Arts Centre e alla Shanghai Concert Hall. Da segnalare anche la sua partecipazione a prestigiosi festival, tra cui quelli di Aspen, La Roque Antheron, Lucerna, Ravello, Rheingau e Verbier.
Scheda artistica:
Luogo: Auditorio Nacional de Música - Sala Sinfonica
- Pianoforte - Behzod Abduraimov
Programma:
- Johannes Brahms (1833–1897) - Vier Klavierstücke, Op. 119
- Carl Czerny (1791–1857) - Variazioni su un tema di Rode, op. 33
- Franz Liszt (1811–1886) - Après une lecture du Dante (Fantasia quasi Sonata)
(Pausa)
- Claude Debussy (1862–1918) - Suite bergamasque
- Igor' Stravinskij (1882–1971) - Tre movimenti da «Petrouchka»